Museo Botanico

Le collezioni

 

Le collezioni conservate in Museo sono estremamente eterogenee sia per tipologia che per provenienza. Buona parte del materiale riguarda l’Italia nord-orientale ma vi sono anche tanti esemplari raccolti nelle varie regioni italiane, in Europa, nelle ex colonie italiane dell’Africa, in Giappone piuttosto che negli Stati Uniti o in Australia, sulla terraferma ma anche in acque dolci o salate, in ambienti naturali ma anche in parchi e giardini, … Le raccolte più vecchie risalgono alla fine del Settecento con grossi acquisti o donazioni fatti nel corso dell’Ottocento e nella prima metà del Novecento ma, anche se in quantità molto più ridotte, si continua ad aggiungere esemplari in modo da avere informazioni, ad esempio, su quanto viene coltivato in questi anni o sulle esotiche di recente introduzione.

Tutte le collezioni sono strettamente collegate tra loro per cui in Museo è possibile parlare di “veleni” utilizzando funghi, piante o semi tossici, di “colori” con radici, cortecce, piante e semi da cui, soprattutto in passato, venivano estratte sostanze coloranti, di “medicina” tramite funghi, radici, cortecce, resine, frutti e semi, in una lista infinita di argomenti. Data la complessità della situazione che impedisce anche un criterio temporale, si é deciso di scegliere e trattare alcune collezioni sulla base dell’importanza scientifica, dell’unicità o della tipologia. E neanche questo è stato facile…