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UMAC 2019
I Musei Universitari all’UMAC Tokyo seminar
Il 9 e 10 settembre 2019 si terrà a Tokyo, presso il Keio University Art Center, il post congress seminar di UMAC International Council of Museums Committee for University Museums and Collections, nell’ambito delle sessioni organizzate per la 25esima Conferenza Generale di ICOM.
La sessione di Tokyo, dal titolo University Museums as Cultural Commons: Interdisciplinary Research and Education in Museums, focalizza in particolare sulle potenzialità dei musei universitari, non solo luoghi di scambio tra culture e persone, ma anche tra istituzioni diverse. Un'università comprende diversi saperi. La ricerca e la didattica in varie discipline generano collezioni che riflettono le peculiarità dei diversi settori: tali raccolte danno, in molti casi, origine ad un museo universitario. Le attività museali - mostre, conservazione, ricerca, didattica... rivelano ulteriormente le radici di questi musei, che risultano essere così luogo d'incontro per gli studiosi, gli studenti e la comunità.
I Musei dell’Università di Padova saranno presenti con due contributi.
Alessandra Menegazzi*, Paola Zanovello**
*Conservatore del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e **Docente di Archeologia, Dipartimento dei Beni Culturali, Università degli Studi di Padova
Step by Step: From Research to Education and Public Engagement in a University Museum: A Project at MSA, University of Padova, Italy
Tra le sue collezioni egittologiche il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte (MSA) custodisce un flauto di Pan, documentato da pochissimi esemplari al mondo. La sua datazione al radiocarbonio oscilla tra il VI-VIII sec. D.C. Sfortunatamente l'oggetto è molto fragile e non può essere manipolato.
Un progetto di ricerca finanziato dall'Università di Padova ha consentito di portare fino ai visitatori del museo l’innovazione tecnologica che ha permesso di ricostruire virtualmente il flauto e il suo suono tramite un approccio multidisciplinare. Ciò è reso possibile grazie ad un'installazione multimediale sulla quale le persone possono toccare e suonare virtualmente il flauto. La presentazione virtuale non ha rimpiazzato lo strumento originale bensì ha fortemente contribuito a creare interazioni tra le collezioni ed il pubblico.
Il progetto è stato condotto da due dipartimenti universitari dell’Ateneo di Padova -il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Centro di Sonologia Computazionale e il Dipartimento dei Beni Culturali- e numerosi gruppi di ricerca (archeologia, archeometria, musica e informatica) assieme al museo. Oltre al personale e alle strutture universitarie, il lavoro ha coinvolto studenti, laureati, dottorandi sia nella ricerca come pure nelle attività curatoriali, nella comunicazione o anche semplicemente nell’assistenza al pubblico del museo.
Alla fine del progetto vero e proprio il Museo ha preso in considerazione l’idea di andare oltre l’ambito accademico ed ha quindi presentato il progetto al pubblico non accademico attraverso gli stakeholder locali. Uno dei risultati è il finanziamento, da parte del Comune di Padova, di laboratori didattici gratuiti per le scuole, per i ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Mariagabriella Fornasiero*, Letizia Del Favero**
*Conservatore del Museo di Geologia e Paleontologia e **Personale tecnico di laboratorio del Museo di Geologia e Paleontologia
“Dinosaurs: Giants from Argentina”: An Exhibition as a Meeting Point Between the University and the Municipality of Padova (Italy)
Tra ottobre 2016 e febbraio 2017 il Comune di Padova ha organizzato una mostra sui famosi dinosauri argentini, conosciuti per la loro evoluzione e diversificazione durante il Mesozoico. Al Dipartimento di Geoscienze (DG) e al Museo di Geologia e Paleontologia (MGP) dell'Università di Padova è stato chiesto di partecipare all'organizzazione di alcuni eventi pertinenti alla mostra. Mentre il Comune ha fornito le risorse umane per l'apertura del museo di geologia e paleontologia durante i fine settimana, il che non sarebbe stato altrimenti possibile senza il sostegno fornito dall'amministrazione comunale, il MGP e la DG hanno fornito la consulenza scientifica necessaria per l'organizzazione di gli eventi. Questi includevano un ciclo di conferenze sull'era dei dinosauri; incontri introduttivi per insegnanti e laboratori per le classi scolastiche. I laboratori sono stati un'opportunità significativa per sviluppare alcune materie geologiche e paleontologiche, riguardanti non solo i dinosauri, ma anche temi più generali. L'MGP ha anche formato le guide per la mostra e, ultimo ma non meno importante, ha organizzato alcune attività educative e ricreative per le famiglie durante i fine settimana.
La collaborazione tra l'Università e il comune è stata molto soddisfacente: 168.904 persone hanno visitato la mostra e tra queste circa 16.000 hanno visitato il museo durante i fine settimana; il risultato è stato un successo per entrambe le istituzioni.
Scarica la locandina dell’UMAC Tokyo seminar