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GRAZIE!
I sei assegnisti di ricerca dei Musei UniPd
Elisa, Chiara, Giovanni, Marzia, Arturo, Fanny. Sono loro i sei assegnisti che proprio in questo inizio di estate 2021 terminano tre anni di collaborazione con i Musei dell’Ateneo. Partivano infatti il 1 giugno 2018 i sei assegni di ricerca biennali (poi prorogati di un ulteriore anno) che l’Università di Padova ha finanziato in vista delle celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo, garantendo, con lungimiranza e sensibilità, un fondamentale supporto alla catalogazione del ricco e variegato patrimonio museale e artistico.
La catalogazione dei beni culturali non si esaurisce in una mera registrazione di dati oggettivi, ma implica un attento lavoro di ricerca scientifica, che sola può garantire la ricostruzione corretta della storia dei beni: l’esatta cronologia, la classificazione tipologica, il riconoscimento di materiali, stili e autori; e ancora l’uso e il riuso che di quei beni si è fatto, le modifiche apportate; la loro origine, la creazione, il rinvenimento, le raccolte, i contesti… Sono più di 30.000 i beni su cui Elisa, Chiara, Giovanni, Marzia, Arturo, Fanny hanno lavorato in questi tre anni, ciascuno di loro forte di un profilo scientifico di rilievo nel proprio specifico campo di ricerca.
Non solo schede. A loro riconosciamo una presenza sempre entusiasta e foriera di nuove idee nelle attività dei Musei. Loro le conferenze e i video, l’attività vivace sui social, i laboratori e le visite guidate, modi sempre nuovi per raccontare il patrimonio UniPd, in un dialogo costante, facile e stimolante, con tutti noi.
Elisa e Arturo hanno ripercorso le rotte degli oggetti che da mondi lontani sono giunti alle collezioni universitarie, ne hanno raccontato il quotidiano, esplorando le figure dei ricercatori che quegli oggetti hanno collezionato. Giovanni ha dato voce alla storia della medicina e nei giorni più bui dell’inizio pandemia ha per primo proposto di aprire le conferenze online per ricordarci l'importanza dei vaccini. Chiara, grazie a una rigorosa ricerca d'archivio, ci ha raccontato chi erano i Cavalli e i Maldura, quali le storie dei palazzi storici che ospitano sedi universitarie, i soggetti degli affreschi, gli intrighi di palazzo in una Padova che fu; sua la voce che sta dietro i social CAM, sua la cura della newsletter. Fanny ha studiato le collezioni disperse nei Dipartimenti di Ateneo, ricostruendo le figure degli artigiani della scienza nella Padova dell’Ottocento, che hanno anch'essi contribuito ai progressi della fisica.
Marzia ha narrato dei grandi protagonisti dell’era glaciale e della Pianura Padana, e oggi prosegue la sua esperienza con noi in un ruolo nuovo: da qualche mese ha preso servizio come Conservatrice del Museo di Zoologia e può continuare a lavorare sulle collezioni storiche UniPd.
A tutti loro va il nostro più grande ringraziamento e l'augurio di un futuro ricco di tutte le soddisfazioni che meritano.